L’intelligenza artificiale non sostituirà i developer, ma trasformerà il modo in cui lavorano. Scopri cos’è il vibe coding e come può migliorare il tuo modo di programmare.
Negli ultimi anni, il ruolo dello sviluppatore ha iniziato a cambiare rapidamente. L’intelligenza artificiale generativa non ha reso superfluo il lavoro umano, ma lo ha trasformato. Oggi, chi scrive codice con efficacia non è necessariamente chi conosce ogni singola funzione a memoria, ma chi sa usare gli strumenti nel modo più fluido possibile.
È da qui che nasce il concetto di vibe coding.
Cos’è il vibe coding?
Il vibe coding non è una metodologia codificata, ma un’attitudine: saper entrare nel flusso di lavoro tra prompt, codice generato e refactor. Non è solo questione di automatizzare, ma di saper guidare il processo. Non si tratta più solo di scrivere codice, ma di orchestrare sistemi complessi con l’AI come partner operativo.
Chi lavora così ha un obiettivo chiaro: ottenere risultati nel modo più efficace possibile. Non si blocca davanti a un errore, non perde ore su un dettaglio tecnico irrilevante. Piuttosto, interagisce continuamente con l’AI per esplorare soluzioni, testarli, e adattarli al contesto. Prompt, refine, iterate. È un ciclo continuo, veloce e orientato al risultato.
Come l’AI cambia la seniority nello sviluppo software
Questo approccio cambia anche il concetto di seniority. Non basta più “sapere tutto”. Serve saper cercare, filtrare, validare. Serve intuizione, senso critico, capacità di riconoscere cosa è utile davvero. In questo senso, il vibe coding valorizza chi ha esperienza, ma la mette al servizio della velocità e dell’adattabilità, non del controllo assoluto.
L’AI non sostituirà gli sviluppatori. Ma chi non sa lavorare con l’AI, rischia di essere sostituito da chi lo sa fare. Per questo è importante investire oggi in una nuova forma mentis: più aperta, meno lineare, più orientata alla collaborazione tra umano e macchina.
Non è solo un cambio di strumenti. È un cambio di cultura.
Perché sviluppare una nuova mentalità è fondamentale
Per rimanere competitivi, gli sviluppatori devono investire in una nuova forma mentis: più aperta, meno lineare, più orientata alla collaborazione tra umano e macchina. Nei team che adottano questo approccio, l’AI non è un assistente occasionale: è parte del processo. Gli sviluppatori non scrivono ogni riga, ma decidono quali sono quelle che contano. Danno contesto, correggono la direzione, impostano il design del sistema.
È un lavoro diverso, più alto livello, più strategico.
Il futuro dello sviluppo software: più strategico e collaborativo
Il vibe coding non sostituisce la conoscenza tecnica. Ma cambia il modo in cui questa conoscenza viene applicata. Chi padroneggia questo nuovo equilibrio può costruire più in fretta, validare prima, sbagliare meglio. E soprattutto, imparare di continuo.
Il futuro del software non sarà scritto solo da chi scrive codice, ma da chi sa costruire un processo produttivo in cui umano e AI collaborano senza attriti. E chi riesce a farlo, oggi, ha un vantaggio competitivo reale.
Fonte: Articolo di Alexio Cassani
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