Ciao Eleonora, raccontaci di te! Come hai conosciuto l’azienda e quale ruoli ricopri?

Ciao! Ho conosciuto l’azienda tramite Linkedin: stavano cercando un Project Manager e io già svolgevo questo ruolo in un’altra azienda. Mi ha incuriosita molto la realtà di Commit così mi sono candidata ed eccomi qua.

Da ottobre faccio parte della squadra!

Quali competenze e qualità dovrebbe avere, secondo te, un buon Project Manager?

Un buon PM deve essere in grado di gestire un progetto e portarlo a conclusione nei tempi e nel budget concordati.

Il Project Manager pianifica un progetto, lo coordina e ne monitora l’andamento.

È il punto di contatto tra lo sviluppatore e il committente, colui che gestisce tutti i problemi e i rischi che ogni progetto inevitabilmente implica.

Le soft skills per un PM sono un elemento determinante: una buona dote comunicativa tra i vari stakeholder del progetto, la capacità di analisi dei potenziali rischi di progetto e sapere come mitigarli, sono aspetti fondamentali per un Project Manager.

Ti è mai capitato che un cliente non fosse soddisfatto di un progetto? Come ti comporti?

Può succedere che dopo un rilascio il cliente abbia delle aspettative diverse. Il requisito potrebbe non essere stato ben compreso oppure ci sono limiti imposti dal progetto.

In queste circostanze è importante non far sentire il cliente abbandonato, ma seguirlo per superare insieme le criticità e trovare sempre una soluzione che lo renda contento.

Come ti sei trovata a lavorare e a crescere professionalmente in un ambiente prevalentemente maschile?

Sfidante e stimolante. Il lavoro di PM richiede ordine e precisione e per questo ho sempre ricevuto feedback positivi dai colleghi: si è subito instaurata una buona collaborazione e fiducia nel lavoro che svolgo.

Nel tuo campo la collaborazione è fondamentale; qual è secondo te il segreto di una squadra vincente?

La comunicazione è sicuramente uno degli elementi più importanti per riuscire a collaborare con un team. Ma non solo, bisogna saper ascoltare e analizzare, in questo modo si trovano le soluzioni ai problemi e le strategie vincenti.

Quali sono i tools attraverso cui gestisci quotidianamente il tuo lavoro?

Per consultare l’allocazione e l’effort “speso e consumato” su ogni progetto utilizzo uno strumento interno che chiamiamo Time Card. I Gantt di progetto sono fortemente influenzati dai dati riportati su Time Card.

Mentre per la parte più operativa e controllare lo stato avanzamento delle attività utilizzo Gitlab.

Come ti tieni aggiornata nel tuo campo?

Leggendo libri di management oppure partecipando a corsi di formazione che l’azienda mi propone. Su questo ultimo punto Commit punta molto alla crescita continua delle proprie risorse ed operando in un ambito tecnologico e innovativo la conoscenza non può fermarsi.

Cosa consiglieresti ad un giovane che vuole intraprendere questa carriera professionale?

Consiglierei di pensare a un progetto come il raggiungimento di obiettivi da parte di una squadra.

Per un progetto, soprattutto se complesso, è indispensabile il contributo che ognuno apporta al progetto e componenti (competenze e responsabilità). Dirigere e coordinare le attività delle risorse per tutto il corso dell’esecuzione del progetto aiuta a:

  • tenere sotto controllo i flussi e i processi;
  • gestire tempestivamente le segnalazioni;
  • controllare l’andamento del progetto in termini di budget, tempi e relazione con il cliente;

 

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